Posted by Associazione EutOrto | Posted in EutOrto in Cucina | Posted on 29-01-2024
L’estate scorsa una vacanza in Grecia sull’isola di Khitira o Citera in greco, oltre che farmi conoscere un posto fantastico fuori dal giro del turismo di massa mi ha permesso di conoscere la pianta chiamata Vlita, qui da noi nota col nome di amaranto.
Ho gustato il suo sapore, dolce e gradevole, che ricorda quello degli asparagi misto a spinaci, mangiandola in un ristorante e mi sono informato sulla sua coltivazione e preparazione in cucina.
Ho scoperto, poi, che è una pianta spontanea, nei nostri orti quasi infestante ricca di calcio, ferro e varie vitamine, oltre che essere una buone fonte di fibre.
Seminata a luglio, a spaglio, a metà agosto le piantine erano già alte alcuni centimetri.
Raccolte le foglie, da maggio a settembre e cmq prima che la spianta spighi, si lessano in acqua per 5 minuti e si mangiano, calde, condite con olio e limone.
Posted by Marco | Posted in Diario | Posted on 31-05-2023
Quest’anno abbiamo deciso di coltivare un radicchio a foglia verde, che oltre ad avere un sapore leggermente meno amaro. Ne abbiamo prelevato le foglie basali man mano che si sviluppavano, in compenso anche la pianta ha assunto un portamento altezzoso :-).
Posted by Marco | Posted in Diario | Posted on 27-07-2021
Nel nostro orto coltiviamo anche un paio di piante di Ruta.
Una pianta officinale, che molti conoscono solo perché è utilizzata per aromatizzare la grappa, anche se ha altre proprietà utili, ad es., per curare alcuni tipi di epilessia.
Oltre questo purtroppo ha anche delle controindicazioni.
D’estate i suoi rami e foglie producono una sostanza fotosensibile che a contatto con la pelle esposta al sole provoca delle profonde e durature bruciature.
E’ opportuno quindi non toccarla con mani, ma soprattutto con braccia nude, altrimenti si rischia questo:
Posted by Marco | Posted in Diario | Posted on 10-07-2020
Delle piantine d’aloe vera, trapiantate lo scorso anno, la più precoce ha emesso il suo fiore, che emerge solenne tra le erbe selvatiche che la circondano.
Quest’anno un’inaspettato regalo: un amico sardo ci ha regalato un sacchetto di bulbi di zafferano. Un po’ scettici sulla nostra capacità di rendere onore a questo dono, abbiamo ritagliato una parte di aiuola dove piantare i bulbi.
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