Sabato mattina sono venuti a trovarci i fotografi e reporter del progetto Powos, Storie di Mondi Possibili. Li avevamo già incontrati. A settembre avevano fotografato tutto il gruppo, poi sono tornati anche questo inverno.
È stato bello stare all’orto “anche in caso di pioggia”. Per fortuna è uscito il sole, all’improvviso. Abbiamo raccontato e ci siamo emozionati raccontando della prima semina, del nostro riscoperto rapporto con la terra. Dei punti di forza e di debolezza che ci tengono insieme. Delle aspettative e delle delusioni vissute nel nostro viaggio.
Ma sempre con quella voglia di continuare a farla da padrona.
La passione e la voglia di essere parte di questo “esperimento” su di noi, sulle nostre vite l’abbiamo trasmessa anche a loro… e qualcuno si è emozionato.
Succede anche a noi quando varchiamo quel cancello, quando ci accaloriamo, quando siamo EutOrto.
Poi i nostri ospiti hanno fatto la spesa. Insieme abbiamo raccolto i pomodori che stanno in piena produzione, le rape rosse introvabili sul mercato, l’aglio, la bieta colorata e i peperoncini rossi, quelli piccoli da far ripieni.
L’orto era tutto un fermento di braccia e di voci, fa un gran bene vederlo abitato. Fa bene al cuore ricordare e dà speranza per il futuro.
Anche se in questo periodo il lavoro in campo è frammentato per il caldo e “le ferie” non bisogna disperare… presto saremo tutti insieme a festeggiare un anno di EutOrto.