Adotta un orto

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Posted by Associazione EutOrto | Posted in Diario, Persone | Posted on 14-10-2012

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Un “caso di successo” raccontato da Enrico Giacobbe, l’eutortino che ha seguito il progetto.

Il progetto che abbiamo condotto al Primo Levi si è concluso durante l’estate appena trascorsa. Le attività si sono svolte durante i mesi  di gennaio – giugno, con una frequenza di circa 3 lezioni al mese. Le lezioni hanno coinvolto 2 classi, circa 50 ragazzi. Appena il tempo lo ha permesso (febbraio) abbiamo iniziato le attività nell’orto: si trattava di un’area chiusa e incolta, nel terreno della scuola, e che è stata “riqualificata” dall’orto realizzato con i ragazzi.

L’iter lo conoscete bene: diserbo, lavorazione della terra, suddivisione in aiole, concimazione, preparazione del letto di semina, scelta delle colture, semenzaio, semine, trapianti, e poi tutto il seguito delle cure colturali.

Cosa si è coltivato? aglio, carote, cipolle, barbabietole, ravanelli, fragole, cicorie, insalate varie, bietole, rughetta, pomodori, peperoni, melanzane, fagioli mais e zucche in consociazione stretta, fagiolini, piselli, zucchine, meloni, cetrioli, patate. E poi aromatiche e diversi tipi di fiori. Lunedì 18 giugno però abbiamo tolto le colture che avevano fatto il loro tempo, lasciando solo quelle che devono ancora sviluppare, poi abbiamo moto-zappato e seminato per il sovescio estivo, in modo da “restituire” la fertilità alla terra.

I ragazzi e gli insegnanti hanno potuto mangiare insalatone miste con i prodotti dell’orto, che abbiamo “acchittato” in un giorno di inizio maggio. Quello è stato un successone!

Tanto per raccontare alcune note di colore: quasi nessuno aveva mai assaggiato i ravanelli; nel mangiare i piselli dal baccello sembrava loro di assaggiare qualcosa di ottimo, ma sconosciuto, ed erano convinti di avere a che fare con le fave (solo perché era l’unica cosa che avessero mai mangiato dal baccello). Per contro c’era qualcuno che aveva già zappato (per via del nonno contadino). Molti ragazzi, da una posizione iniziale di sconcerto davanti alla terra o al letame, alla fine maneggiavano il tutto con disinvoltura. Si può senz’altro dire che in loro si è sviluppata una sensibilità/consapevolezza alimentare che prima non esisteva in nessuno.

Il rapporto con i partner del progetto è stato buono sia con LaborAct che con XI Radio (Federico Valerio), talvolta rugginoso con Formart (capofila). Juliette mi ha affiancato durante tutto il lavoro ed è stata molto brava. La scuola collaborativa e aperta, la Provincia ci ha fatto visita a fine giugno con Gianluca Peciola.

L’esperienza è stata decisamente positiva, tanto che, con una squadra leggermente diversa, abbiamo partecipato ad altro bando analogo per l’anno scolastico 2012-2013.