Un ospite speciale: Juli

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Posted by Associazione EutOrto | Posted in Diario, Persone | Posted on 19-04-2014

JuliCon questo post vogliamo parlarvi di una persona speciale che ha dedicato la propria vita a trasformare un terreno arido in un verde straordinario, senza l’uso di sostanze artificiali: si tratta di Juli Cariappa la bella e solare cognata di Jawed che in una calda mattinata di inizio aprile è venuta a farci visita all’orto. Della sua simpatia e forza d’animo non potevamo avere dubbi conoscendo già sua sorella Sheri, nonché moglie di Jawed. L’entusiasmo con cui ha portato avanti il suo progetto è ancora vivo e lo si percepisce dal suo racconto; noi aspiranti contadini ci accomodiamo intorno a lei,  in silenzio ad ascoltare questa bella esperienza di vita che ha inizio 28 anni fa.

Juli ha frequentato la scuola a Roma, il college in USA e l’Università nel suo paese di origine, l’India, per  poi realizzare un sogno che aveva sin da bambina e cioè dedicarsi completamente all’agricoltura.  Guidati da una forte determinazione, Juli e suo marito Vivek con un prestito, acquistano un paio di capi di bestiame ed un terreno di circa 4 ettari nel sud del paese,  nei pressi del villaggio di Halasur, un terreno sterile e roccioso,  sfruttato e inquinato; negli anni che seguono riescono a trasformare e bonificare la terra, piantando alberi e seminando, irrigando i campi con l’acqua piovana, aiutati da un clima favorevole,  e con le acque di un fiume che scorre nei pressi. Juli e suo marito  si rendono subito conto che  l’agricoltura non è un’impresa redditizia e che nulla può essere dato per scontato ma non cedono all’uso dei mezzi moderni quali fertilizzanti  e pesticidi chimici. “Gli agricoltori considerano la loro terra come la loro madre, ma nella loro avidità per una resa migliore avvelenano la loro stessa madre “, questo è il pensiero che ha permesso di trasformare un terreno roccioso in una fattoria biologica e sostenibile,  le cui fondamenta sono radicate nel rispetto della terra e della natura; i principi a cui si sono ispirati sono quelli della coltivazione biodinamica: aiutare la natura per ottenere una terra sempre più fertile curando in particolar modo l’humus per  rendere le piante sempre più sane in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti e ottenere così prodotti di alta qualità, tutto questo attraverso il sistema della rotazione e degli influssi lunari.

Juli e suo marito sono andati ben oltre il loro semplice sostentamento  di se stessi e della propria famiglia; oggi sono produttori di una varietà di colture che vanno dalla frutta e verdura ai cereali, legumi, semi oleosi, canna da zucchero, spezie e cotone; i prodotti  vengono realizzati in azienda e venduti direttamente al consumatore: il grano viene venduto come farina, la frutta deperibile come marmellate e gelatine, la canna da zucchero come zucchero grezzo in polvere, le noci di cocco come olio di cocco spremuto a freddo, il cotone in tessuti e capi di abbigliamento.

In un paese come l’India impegnato in una forte espansione economica,  l’impresa più grande  è stata quella di creare un movimento biologico,  instillare nel corso degli anni la consapevolezza fra gli stessi produttori locali e i consumatori che l’uso dell’agricoltura biologica oltre ad apportare benefici per la salute contribuisce anche a ridurne i costi: la concimazione naturale basata su biotecnologie sostenibili, una pianificazione delle semine basata sulle attività delle fasi lunari e sullo studio delle piante contribuiscono a ridurre le situazioni critiche nonchè lo scambio dei semi fra agricoltori biologici stanno alla base di una progettazione sostenibile ed economica.  Inoltre, tutte le diverse tecniche usate all’interno dell’azienda sono una risorsa per l’associazione degli  agricoltori biologici locali che insieme hanno sviluppato un sistema unico di certificazione  per la coltivazione e la commercializzazione dei prodotti e oggi alcune delle famiglie di hanno adottato i principi della biodinamica sviluppando strategie di sostentamento per prendersi cura della terra e sfamare se stessi.

Juli è ritornata alla sua Krac – a –Dawna (Prime luci dell’alba è il nome di quel sogno) che adesso copre ca. 16 ettari, i suoi complimenti  sulla tenuta del nostro orto non potevano fare altro che farci piacere e renderci ancora più orgogliosi del lavoro svolto in questi tre anni.  Ci siamo salutati con la promessa di rivederci… Il passaggio dal pc alla zappa è ancora un work in progress, abbiamo fatto tesoro di questo racconto di vita e magari chissà che quel “contadino voluto dal caso” per alcuni di noi un giorno possa diventare “contadino per scelta”.

Grazie a Juli e Jawed.

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(foto di Jawed Khan)

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(Foto di Gloria Salvatori)

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