EutOrto insieme agli Orti Urbani Garbatella verranno raccontati alla prima Biennale sullo Spazio Pubblico. Sarà il Collettivo WSP (Associazione Culturale Wide Shut Photography, Roma) a farlo per noi attraverso immagini e racconti cittadini. Gli orti urbani tra lotta e partecipazione al BarCamp su Rigenerazione urbana, spazi pubblici e partecipazione al Macro di Testaccio venerdì 13 maggio ore 15.
Una bella serata di gennaio. Così la racconta(*) Erri De Luca:
Roma, via Ardeatina 524, si passa sotto un arco di pietra rossa e la città smette di colpo. E’ subito campagna, il grugnito dei motori si perde in pochi metri. Il viale porta a un istituto agrario, oltre ancora a un maneggio, in ultimo a un podere. Qui hanno trovato sede un gruppo di persone coinvolte dallo stesso affanno, di essere genitori di figli autistici. Non si sono rassegnati all’isolamento, alla clandestinità civile. Maurizio si fa loro portavoce: si sono messi insieme a lavorare un campo, insieme ai figli, secondo le possibilità di ognuno. Producono e vendono sul posto il frutto della loro comunità di tenaci. Si sono tolti la divisa del lazzaretto, hanno fondato una comunità aperta.
A loro si sono aggiunti dei dipendenti di un’azienda informatica, Eutelia, sbattuti fuori dalla pista del lavoro,costretti nella corsia di emergenza della cassa integrazione. Resistono all’espulsione mettendosi anche loro a coltivare il campo. Gloria racconta il passaggio dai turni davanti allo schermetto acceso, ai turni della vanga, della semina, del raccolto. Vanno fieri dei loro prodotti e di più per avere reagito all’umiliazione di chi ti sbatte in faccia il : non mi servi più.
Insieme a loro c’è un gruppo di giovani, hanno fondato un comitato nel loro quartiere dormitorio, sprovvisto pure di un negozio in cui fare la spesa. A dispetto della condanna a quartiere del sonno e basta, hanno dato al loro comitato il nome allegro e di battaglia :”Nessun dorma”. Inventano buone occasioni di socialità e di veglia. Una sera m’invitano a cena al podere. I genitori hanno accanto i loro figli spaesati, che inventano mosse per tentare un loro verbo esserci, mentre sono richiamati lontano dall’affanno. Mi invitano alla loro tavolata per volontà di ospitare la città. D’estate hanno una fresca pergola e fanno cucina per chi vuole chiudersi la città alle spalle e gustare una pietanza arrivata in tavola a piedi, dritta dal campo.
Accanto a me è seduto Fabio, un uomo sulla sedia a rotelle che ogni anno parte da solo con la sua Panda per le piste dell’Asia sconfinata, fino in Mongolia e in Cina.E’ dell’antica specie dei viaggiatori facili al bivacco, nell’abitacolo o allo scoperto , scoperchiato, della notte. Racconta e raccoglie l’ esperienza magnifica dell’ospitalità. Ogni viaggio è una semina d’incontri, un raccolto di accoglienze.
Mi chiedono di leggere una pagina, dove ho riportato una frase del Talmud :”I cardini reggono la porta e le prove reggono l’uomo”. Ecco: le più amare condizioni possono trasformarsi in punti di sostegno, che reggono la persona anzichè demolirla. Racconto l’ Italia che abita il suolo e l’onora con la propria vita. Racconto l’Italia che aggiunge valore alla vita di tutti.
Alla fine della cena mi offrono un paniere di verdure del campo. Ringrazio e mi spiace doverle caricare in auto, anzichè in spalla per portarle a casa.
Sono state due settimane molto intense e ci scusiamo per la mancanza di aggiornamenti.
Cominciamo col dire che il lavoro nell’orto procede e parallelamente i semini nelle loro vaschette si trasformano in piantine nella serra. Ogni mattina gli amorevoli eutortini innaffiano e verificano lo stato delle creature.
Poi c’è l’attività di pubbliche relazioni e interazioni con il mondo e per questo segnaliamo, anche se in ritardo, la partecipazione il 26 febbraio al dibattito su “Green Food”: mode e miti della rivoluzione sulla nostra tavola organizzato da Cafebabel Roma con la collaborazione del Circolo Legambiente Garbatella nell’ambito di “Green Europe on the Ground” a Casetta Rossa.
La nostra Gloria tra i relatori per raccontare la nostra esperienza in campo.
Molto glamour le foto scattate alle signore EutOrto da uno dei cronisti europei presenti.
Poi è iniziata (e continuerà per tutte le domeniche di marzo) l’attività dei mercatini al CAE con relativa organizzazione dei turni di carico e scarico, taglio degli ortaggi e presidio al banco.
Nel lavoro propedeutico al mercato ci sono le giornate spese nella preparazione di torte rustiche, dolcetti, marmellata da affiancare ai nostri prodotti orticoli.
Infine gli esperimenti di ristorazione che hanno messo insieme le menti culinarie e le instancabili braccia degli eutortini. Cuore e cervello sempre all’opera per portare nuovi stimoli e energie al nostro progetto.
L’8 marzo una maratona pranzo-cena per amici e colleghi che hanno potuto assaporare pane fatto in casa, fagottini sfiziosi alla greca, zucchine e cipolle ripiene, torte rustiche con ortica, borragine e porri, pansotti al sugo di noci, insalata, macedonia, strudel di mele, fondant au chocolat e sbrisolona alla crema.
Avevamo annunciato alla fine dell’anno la volontà di unire le forze e le intenzioni per creare nuove sinergie.
Domenica 9 gennaio non ci siamo seduti a tavola ma abbiamo provato a prepararlo noi il pranzo. Per loro e con loro.
In cucina lo chef Luigi supportato dalle commis Gloria e Francesca di Eutorto e da Elisabetta dei volontari di Nessundorma.
La pasticceria in mano all’espertissima Olga.
Servizio ai tavoli a cura dei ragazzi di Esperantia.
Se il sogno di Maurizio, presidente dell’associazione, e degli altri genitori è quello di creare una fattoria sociale in cui far vivere i loro figli, ragazzi con problemi di autismo, in autonomia e integrati in un ambiente non ospedalizzato, possiamo dire che il primo esperimento è decisamente riuscito.
Abbiamo preparato un pranzo per trentacinque persone (e ce ne potevano mangiare altre trenta). Stanchi e soddisfatti di aver almeno per un giorno realizzato un sogno.
Per non far torto allo chef il menu era:
Peperoni ripieni di mollica (da pane di lariano), alici dissalate, capperi, olive di Gaeta.
Torte rustiche: ramolaccio e patate, carciofi e patate
Focacce alle erbe aromatiche
Pasta e fagioli con maltagliati all’uovo
Ravioli spinaci, borragine e ricotta
Insalata di arance
Strudel di mele
Il tutto cotto del favoloso forno a legna di Esperantia.
Per godere dell’atmosfera guardate le intense foto scattate da Ilaria, ospite a pranzo.
Per darci gli auguri di Natale ci siamo visti tutti nella nostra nuova stanza nel frantoio con camino e tavolone incorporato, e abbiamo gustato meravigliose salsicce alla brace, bruschetta con l’olio buono, insalata russa, zuppa di fagioli e cavolo nero, le famose torte rustiche di Luigi , tiramisù e torta natalizia farcita alla crema, torroni, vino, grappa e tanto amore.
Qualche giorno fa mentre si preparavano i cesti e gli addobbi le eutortine hanno sentenziato che siamo “condannati ” a stare tra noi ovviamente in senso positivo, in questa splendida comunità che abbiamo creato.
E a proposito di comunità, ieri siamo stati a pranzo da Esperantia per parlare di sinergie future.
Condividiamo sicuramente lo spirito comunitario e il luogo dei nostri orti, entrambi in via Ardeatina 524. Non di meno la collaborazione con l’Istituto Agrario e l’impegno sociale.
Ecco alcune immagini dell’incontro nel loro casale.
Un anno fa eravamo li a cercare solidarietà per la nostra vertenza. Eravamo in occupazione da due mesi. Avevamo già fatto tante uscite per raccontare la nostra storia, ed una è stata proprio il mercatino anticrisi di Sinistra Critica.
Un anno dopo, la vertenza ancora in atto, ancora in piazza. L’anno scorso eravamo li con il nostro usato. Quest’anno anche con i nostri ortaggi… ma in piazza ancora una volta per raccontare la nostra storia.
Qualcuno ci ha riconosciuto… molti ci hanno conosciuto. Siamo i Lavoratori Scomparsi Agile ex Eutelia.
Un po’ di immagini “eutortine” di vendita e giocosità dietro il banco per non dimenticare.
Crostate, miele, marmellata di arance e limoni, madeleine e muffin per i cesti natalizi
Ci sono stati un po’ di problemi per la prima uscita ufficiale con i prodotti dell’EutOrto, visto l’allarme alluvione dato dalla protezione civile per domani. Infatti la manifestazione prevista per domenica 28 novembre nell’ambito del progetto Appia New del IX municipio, è stata rimandata al 5 dicembre.
Avevamo imbottigliato l’olio, preparato striscioni, etichette, manifesti. La delusione tanta e la fatica per i preparativi altrettanta.
Ma non ci siamo dati per vinti.
Così domani saremo ospitati da EcoSunday in via Casilina 713 c/o BlackOut Rock Club dalle 11 alle 21.
Sarà una giornata dedicata agli stili di vita sostenibili, un mercatino domenicale. Proprio ciò che fa per noi.
Al nostro “banco” saranno in vendita i nostri ortaggi e l’olio extra vergine d’oliva (ricavato dalla nostra raccolta negli uliveti dell’Agrario e ottenuto nel frantoio all’interno della scuola dalla molitura giornaliera delle olive).
Porteremo inoltre il miele e il vino prodotti dall’Istituto Agrario “G. Garibaldi”.
Allora, ci vediamo lì, non mancate.
Sarà un modo per conoscerci, ascoltare la nostra storia, e acquistare anche qualcosa di buono.
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